MONUMENTI FERRARA
La prima cattedrale cittadina fu la Basilica di San Giorgio, situata fuori dalle mura, nel Borgo San Giorgio, e poi spostata nell’attuale sede a poca distanza dal Castello Estense.
La Cattedrale si San Giorgio, sede dell’Arcidiocesi di Ferrara – Comacchio, è stata fatta costruire da Guglielmo degli Adelardi e consacrata nel 1135 quando furono completate la facciata principale e quelle laterali romaniche. Le arcate della parte superiore della facciata sono del XIII secolo. Il campanile, in stile rinascimentale, venne realizzato nel 1451 – 1493 su progetto di Leon Battista Alberti e ultimato, nella forma attuale, alla fine del XVI secolo, ma rimasto tuttavia incompleto.
Di fronte alla cattedrale si trova il Palazzo della Ragione, costruito in mattoni in stile gotico tra il 1315 e il 1326; l’attuale versione deriva da un rifacimento posteriore alla seconda guerra mondiale, a seguito di un incendio che distrusse una parte del palazzo.
Poco lontano si trova l’attuale sede dell’Università, mentre la sua antica sede, Palazzo Paradiso (1391), ospita oggi la Biblioteca Communale Ariostea nella quale si trova la più completa raccolta di edizione dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto ed alcune lettere di Torquato Tasso, nonché la Bibbia appartenuta al frate domenicano Girolamo Savonarola. Ferrara fu sede universitaria a partire dal 1391, essa vide laurearsi nel XVI secolo Niccolò Copernico (1503) e Paracelso. Importante centro umanistico, ospitò alla corte estense i maggiori poeti italiani del Quattrocento e Cinquecento, Matteo Maria Boiardo, Ludovico Ariosto e Torquato Tasso, nonché i grandi pittori del suo tempo, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti (la famosa Officina ferrarese), Garofalo, Tiziano, Dosso e Battista Dossi, Scarsellino. Molte opere di questi autori trovano oggi collocazione nella Pinacoteca nazionale, ospitata nel Palazzo dei Diamanti.
La casa di Ludovico Ariosto fu costruita dallo scrittore a partire dal 1526 nella parte “nuova” della città, inglobata dall’Addizione Erculea ed in essa morì nel 1533. Ferrara è dal XIII secolo importante centro ebraico e, durante le persecuzioni in seguito alle Leggi razziali emanate nel 1938 dal governo fascista, divenne protagonista delle persecuzioni e di un eccidio, avvenuto accanto al fossato del Castello, ricordati dallo scrittore Giorgio Bassani nel romanzo il giardino dei Finzi-Contini (1962) e nel racconto La lunga notte del ‘43 (1956).
Le Mura di Ferrara sono lunghe all’incirca 9 km e hanno mantenuto pressoché inalterate le loro condizioni giungendo ai giorni nostri come si presentavano in epoca medievale. Dotate di numerosi baluardi difensivi, specialmente nella parte sud, in tempi antichi erano interamente circondate da un fossato e ornate da importanti varchi di accesso quali la Porta Paola a sud, la Porta San Giovanni a est e la Porta degli Angeli a nord.
Altrettanto importanti sono le Delizie estensi ovvero un insieme di 19 ville presenti nel territorio ferrarese e nella sua provincia. Rappresentavano i luoghi di ritiro estivi e di svago degli Este, collegati alla città tramite canali navigabili. Oggi si possono ancora ammirare alcune delle delizie sopravvissute nel corso del tempo, mentre altre sono in rovina o non esistono più.
Le più conosciute e meglio conservate sono quelle di Schifanoia a Ferrara, di Belriguardo a Voghiera e di Copparo. Da ricordare anche lo splendido Castello di Mesola, residenza di caccia degli Este.